Speciali Montagna
Neve in Abruzzo e graupel a Roma: 28-29/02/04


Gran giornata di neve in quel dell'Abruzzo, è il 28 Febbraio. Si parte per una scampagnata sull'Altipiano delle Rocche fiduciosi nelle previsioni e nei modelli che sbandierano la neve ai quattro venti. E hanno ragione. La mattina forte grandinata a Roma, con tuoni e fulmini e temperatura che scende molto, fin verso i 7°C. Poi si apre verso ovest, ma verso l'appennino il cielo rimane chiuso. La prima neve al suolo si incontra verso Pietrasecca; troppo forte il paese: con i tetti bianchi mentre al suolo non c'è nulla! Poco dopo comincia anche a nevicare, fiocchi piccoli e bagnati, ma al suolo c'è già qualche centimetro (quota 800m). L'autostrada ne risente subito: la corsia di sorpasso è imbiancata, si marcia incolonnati a bassa velocità. Scendendo verso Valle del Salto la neve si trasforma in pioggia, con la quota neve stabile intorno agli 800m. La situazione si complica verso il traforo del Monte S.Rocco. Infatti riprende una belle e fitta nevicata, con accumuli al suolo intorno ai 10cm e il paesaggio che assume una vera connotazione invernale. Ma il peggio viene all'uscita dal tunnel, al valico di quota 1100m, dove nevica forte, ci sono 20cm al suolo, e l'autostrada sembra una pista da sci. In corsia di emergenza si affonda, in quella di sorpasso quasi, in quella di marcia normale si pattina. Comunque piano piano arriviamo all'Aquila, lambita dalle precipitazione nevose, con il tempo che si è nuovamente aperto. La salita all'Altipiano delle Rocche è tranquilla. Ci sono una ventina di cm, c'è molto vento, con neve portata qua e là e accumuli eolici rilevanti. La temperatura è intorno a -1°C. Da notare la presenza di enormi laghi effimeri nelle conche, causati dalla pioggia dei giorni precedenti che si era aggiunta allo scioglimento della neve.

I laghi effimeri che si sono formati in seguito a neve in scioglimento e piogge. Siamo a Rocca di mezzo, quello davanti normalmente è un prato. Nevica debolmente.


Da qui in poi il tempo peggiora costantemente. Verso Ovindoli ricomincia a nevicare forte, una vera e propria bufera. Lo strato al suolo aumenta costantemente, e la precipitazione continua con fasi alterne fino alle 15, quando addirittura si intravedono tuoni e fulmini, e viene giù di tutto. Siamo costretti a ripartire verso le 16, sotto la nevicata fittissima, il vento, e la neve al suolo che sta raggiungendo spessori notevoli.

Ovindoli verso le 15. Alla base degli impianti. Buferone pazzesco e accumuli sempre più rilevanti.


La discesa verso Magliano dei Marsi e abbastanza tranquilla, la nevicata scema, ma giunti all'autostrada vediamo che la neve ha raggiunto il piano, e nei pressi della prima galleria siamo di nuovo su una pista da sci. Poi le precipitazioni finiscono, ma la neve al suolo continua fino a dopo Carsoli. Arrivando a Roma c'è ancora il tempo per vedere un enorme cumulonembo torreggiante sui Castelli, con annesso rovescio di neve.

Il termometro della Tiburtina in città segna 8°C, delusione, ma mentre torno a casa un fulmine e un tuono violentissimo precedono una piccola caduta di graupel, con mia immensa gioia. Una volta a casa mi incollo al termometro e alla finestra. La temperatura, tra un rovescio e l'altro, scende constantemente. Il vento, a raffiche, è fortissimo. Proprio quando sto per andare a letto, verso le 01:00, tunoni e fulmini precedono una rovescione di neve a pallettoni, con accumuli di 1cm sulle macchine e temperatura crollata a 3,1°C.

Roma, casa mia. Ore 01:00. Rovescione di graupel su una Vitara.


La notte prosegue inquita, ma è la mattina dopo, il 29, che si verificano un altro paio di rovescioni di graupel, con modesti e temporanei accumuli, e temperatura che scende fino a 2,7°C. Poi si apre tutto, ma non è finita qui...