20/05/2004
Corno Grande via Canale Bissolati
Partecipanti: GIULIO, PAOLO.
Dislivello: 792m
Tempo di Percorrenza: 3,10h (su neve) |
Nonostante
sia il 20 maggio e la maggior parte della gente pensi ormai solo al
mare e al caldo noi non vogliamo rassegnarci all'idea, e l'Abruzzo ci
da una mano. Le temperature non troppo alte della primavera e qualche
nevicata tardiva hanno lasciato ancora un sacco di neve sulle montagne,
e noi al solito non possiamo che rispondere al richiamo del Gran Sasso.
E così rieccoci in macchina ad emettere esclamazoni di meraviglia
alla vista della bastionata ancora coperta di neve alle alte quote.
Non saliamo con la funivia, ma facciamo la strada, e ne abbiamo ben
donde: prima c'è la solita vista del Corno Grande che si specchia
nel Lago Pietranzoni circondato dai bucaneve, poi c'è l'altissimo
muro di neve che è stato tagliato per aprire la strada, superiore
ai 6m.
Il
Corno Grande si specchia nelle acque immobili del Lago Pietranzoni. |
Partiamo verso Sella di Monte Aquila lungo il sentiero basso: nonostante
la molta neve non ci sono cornici preoccupanti che minacciano il sentiero,
che a tratti è scoperto, ma in massima parte è sotto la
neve. In uno dei pochi tratti liberi, al sole, ecco scappare davanti
a noi una vipera, che risponde con un sibilo agghiacciante non appena
la stuzzico col bastoncino per fargli una foto. Meglio continuare, e
così, dopo un lungo traverso faticoso ed una breve ma ripida
salita, arriviamo già sudatissimi alla Sella.
Eccomi
nella parte iniziale più stretta e ripida del Bissolati. |
Fa caldo, e non c'è un alito di vento. Solo poche nubi innocue
macchiano d'ombra la bianca vastità di Campo Pericoli. Il Garibaldi
è ancora sotto, esce solo il tetto. La nostra idea era di fare
la Normale al Corno Grande, passando prima per il Calderone, ma dopo
un'occhiata all'assolatissimo e caldissimo pendio che conduce alla Sella
del Brecciaio, con la neve molla e pesante, ci vengono dei dubbi. Le
alternative sono la direttissima o il Canale Bissolati. Dopo esserci
avviati optiamo per l'ultima possibilità, dato che sulla direttissima
non vi sono tracce e l'esposizione più riparata del Bissolati
garantisce una neve più dura. Puntiamo quindi alla base del Canale,
mentre un gruppetto di scialpinisti punta la direttissima.
Siamo
nella parte finale del Bissolati. Notare le rocce "brennate". |
Dopo un traverso su neve un po' più dura eccoci all'attacco,
ripido, del Canale. Uno sguardo alle rocce su in alto verso la vetta
e rimaniamo di stucco: sono ghiacciate, coperte di abbondante galaverna,
il 20 maggio!! Con rinnovato entusiasmo e la tattica che prevede la
progressione 30 minuti a testa ad aprire ci avviamo nel Bissolati, prima
ripido e stretto, poi via via più largo. Ci teniamo sulla sinistra
perchè al centro cadono frequenti pezzi di ghiaccio, e guadagnamo
rapidamente quota. Nel frattempo le nuvole innocue di prima si gonfiano,
e comincia a spuntare qualche bel cumulo. La salita continua con ritmo
costante, puntando verso le rocce "brennate" della vetta.
Giunti in prossimità di questa deviamo a sinistra e arriviamo
in cresta, a poca distanza dalla vetta.
Eccomi
in vista della vetta...dell'Annapurna!! |
La vista di Campo Pericoli pieno di neve, così come della normale
e del Corno Piccolo è bellissima. La parte di cresta che ci rimane
da percorrere è da 8000, con scenografici cumulonembi che si
gonfiano alle sue spalle e le rocce coperte di ghiaccio. Dopo uno sguardo
al Calderone strapieno di neve siamo in vetta, col sole. Da poco sono
arrivati anche gli scialpinisti, che però si stanno già
preparando alla discesa.
Ed
ecco la mitica coppia in vetta. |
Noi invece ci assettiamo e rifocilliamo. Le nubi però crescono,
e spesso avvolgono la vetta, così dopo aver lasciato il nostro
pensiero sui quaderni di vetta e le foto di rito, eccoci di nuovo in
discesa nel Bissolati. Si scende veloci e comodamente, mentre qualche
lontano brontolio e le nebbia che ci avvolge ci fanno accelerare il
ritmo. Arriviamo alla base in poco tempo, mentre inizia a cadere qualche
chicco di grandine. Il brutto però sta verso Monte Corvo, così
possiamo avviarci con calma nuovamente verso la Sella di Monte Aquila
e giù fino all'Ostello, dove ci aspetta una birra e una chiacchierata
col mitico gestore.
DATI
METEO PRESI DURANTE L'ESCURSIONE
Corno
Grande vetta occidentale:
quota 2917; temperatura 8,2°C;
vento massimo 4,8 Km/h;
posizione GPS 42°28'09,6''N 13°33'55,5''E |
NOTE:
Forte cumulogenesi in atto. |
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