17/09/2003
Via normale al Corno Grande
Partecipanti: GIULIO, PAOLO. |
E' una
splendida giornata di metà settembre quando decidiamo di tentare
il Corno Grande, prima escursione dopo l'estate. Siamo particolarmente
allettati dalla notizia giuntaci due giorni prima che è caduta
la prima neve sulle alte quote. Non possiamo perdercela. Infatti, lungo
l'autostrada A24, prima dell'Aquila, eccoci esclamare entusiasti alla
vista del Corno Grande ammantato di bianco. Lungo la strada che percorre
Campo Imperatore non possiamo esimerci dallo scattare un paio di foto
nei pressi del Lago Pietranzoni, con il Big Horn innevato che si specchia
nelle acque immobili.
Il
Corno Grande si specchia nella acque immobili del Lago Pietranzoni. |
Arrivati all'albergo ci prepariamo, e ci rendiamo conto che fa decisamente
freddo. Si parte comunque lungo il sentiero che punta alla Sella di
Monte Aquila. Incontriamo le prime chiazzette già prima della
sella, ma lo spettacolo si fa interessante appena entrati a Campo Pericoli.
La parte alta del grande anfiteatri infatti è tutta bianca, e,
man mano che il sentiero si avvicina verso il Corno Grande, la neve
aumenta sempre più. Ci fermiamo per fare altre foto in una piccola
vallecola dove la neve raggiunge spessori apprezzabili, e, cosa ancora
più sorprendente, al riparo dal sole è dura. Ci viene
allora in mente il fatto che sulla normale potrebbe esserci qualche
problema, visto che siamo chiaramente senza ramponi e con una piccozza
in due. Continuiamo lungo il sentiero, solcato da una profonda traccia
nella neve, e affrontiamo la salita per la Sella del Brecciaio, lungo
la quale il sole ha ammollato la neve. Arrivati alla Sella la vista
è fantastica, l'aria è molto limpida e permette una straordinaria
visuale sulle vette del Gran Sasso. In particolare il Pizzo d'Intermesoli
si staglia di fronte a noi con la sua splendida parete di calcare compatto.
Il
Paoletto scruta le vette del Gran Sasso, alle sua spalle si staglia
limpido il Pizzo d'Intermesoli. |
Stranamente è quasi senza neve, nonostante la vetta sia più
alta di dove ci troviamo; sembra che abbia nevicato solo sul Corno Grande!
Superiamo un gruppo di sardi che avanzano con difficoltà verso
la Conca degli Invalidi e incontriamo le prime difficoltà: la
neve è dura, bisogna incidere bene con gli scarponi per non scivolare,
occorre essere molto prudenti. Non ci sono più tracce, e quando
finalmente arriviamo alla Conca difronte a noi c'è solo la vetta
e il suo versante NW, carico di neve immacolata.
Eccoci
arrivati alla conca degli invalidi. E' piena di nebe, ed è
il 17 settembre!!. |
Dopo una bella sosta al sole caldo, anche per fare un po' sciogliere
la neve, e dopo aver discusso un po' decidiamo di tentare la salita
alla vetta, andando con molta prudenza e pronti a rinunciare in caso
di difficoltà: in fin dei conti la montagna deve essere un divertimento!
Attraversiamo la conca e cominciamo a salire il tratto più ripido
puntando io Passo del Cannone. Saliamo pian piano tra neve e roccette,
ma alla fine siamo costretti a fermarci verso quota 2800m perchè
c'è un'ultima rampa ripida per arrivare al valico con neve molto
dura che non ci sentiamo di affrontare. Il panorama è comunque
mozzafiato. La neve, le vette, le colline del teramano, il Corno Piccolo
che emerge da nuvole basse in formazione.
Siamo
nel punto oltre il quale non abbiamo proseguito. Il Corno Piccolo
emerge dalle nuvole basse... |
E' ora di pranzo e molte rocce all'ombra sono ancora incrostate di galaverna
dei giorni precedenti. Pranzo, sole, e piccola avventura con un tizio
strano che tentava la via delle creste senza piccozza, guanti e con
scarponi vecchi, salvo poi chiederci aiuto perchè non sapeva
più che fare. Per fortuna poi è risceso senza problemi
per la cresta! Anche noi siamo scesi, ormai cpon neve molla e agevole
alla Conca degli Invalidi. Poi giù a Campo Pericoli, dove il
sole ha sciolto quasi tutto, e poi alla macchina. Un giorno di metà
settembre da ricordare sul Gran Sasso!!
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