27/05/2004
Scialpinistica al Monte Corvo con discesa per il Campiglione
Partecipanti: GIULIO, FABIO.
Dislivello: 830m + saliscendi
Tempo di Salita: 3,30h |
Ecco
l'itinerario di discesa visto dalla zona di Campotosto. Immagine
presa da un calendario. |
Quest'anno
la stagione scialpinistica si sta rivelando veramente lunga, come non
succedeva da anni, grazie non tanto alla quantità di neve caduta
nell'inverno, ma soprattutto alla fresca primavera, caratterizzata anche
da episodi nevosi tardivi. E questa non sarà l'ultima gita! Eccoci
allora a trottare con la gippetta sulla sterrata che da Prato Selva
permette di risparmiare un'ora buona di cammino, risalendo fino ad aggirare
la prominenza del Colle dell'Abetone. Attenzione: la sterrata è
vietata, serve un permesso della forestale per percorrerla, altrimenti
si potrebbe incorrere in una multa salata. Partiamo sci in spalla da
1700m su un verde prato con bucaneve e residue chiazze di neve. Si sale
in direzione di una costola boscosa dove si trova un evidente e segnato
sentiero, un po' fangoso, che, dopo aver superato la costola ed essere
disceso ad una sella erbosa (cartelli segnavia), percorre ancora un
breve tratto in discesa e poi sale leggermente fino all'entrata nel
Vallone Crivellaro.
Superata
la prima rampa del Crovellaro siamo nella zona più pianeggiante.
Si vede la rampa ripida e la vetta centrale. |
Da qui in poi la neve è continua, riempie il fondo del vallone
e ammanta ancora intatta le parti alte del Corvo, già evidenti
e apparentemente vicine. Appena giunti sulla neve del fondo del vallone
mettiamo gli sci e iniziamo la salita, facilitati dalla consistenza
del manto nevoso, favorita anche dal cielo velato che non fa passare
il sole e la mantiene meglio. E' fresco e non c'è un alito di
vento, quindi saliamo agevolemente la prima rampa e entriamo in una
parte più pianeggiante del vallone. Da qui le tre vette del Corvo
sono già evidenti, ed in particolare quella più occidentale,
un po' rocciosa, che è la nostra meta. C'è ora da affrontare
il tratto più ripido della salita, quindi ci spostiamo sulla
sinistra del vallone e risaliamo la lunga rampa con pendenze intorno
ai 30° puntando alla vetta centrale tondeggiante in modo da aggirare
i balzi rocciosi che occupano la parte centrale del vallone. Questo
tratto è il più faticoso, perchè si va sci in spalla
con gli scarponi che sprofondano abbondantemente nella neve.
Risalendo
il tratto ripido: il sole crea uno strano alone attraversando le
nuvole. |
Arriviamo un po' sfiatati al punto in cui si possono rimettere gli sci,
e attrezzati di coltelli, dato che la neve ora ha una bella consistenza,
ci dirigiamo verso la cresta, e ci arriviamo subito alla destra della
vetta centrale, avitando così le grosse cornici che sono in bella
vista subito dopo. E' incredibile: sono evidenti le tracce della neve
fresca caduta domenica, che resiste tranquillamente nei versanti esposti
a settentrione e rende ancora più invernale la situazione, e
siamo al 27 maggio!
Fabio
alla selletta che separa la vetta centrale e quella occidentale. |
Percorriamo in discesa la cresta nevosa fino ad una selletta e poi risaliamo
su sfasciumi alla vetta occidentale. Si gode una vista fantastica: il
Lago di Campotosto e i Monti della Laga, la zona del Chiarino, Malecoste
e Pizzo Cefalone, ancora stracarichi di neve, il Corno Grande e il Corno
Piccolo. Fa un bel freddo perché c'è anche un po' di vento,
quindi dopo un pranzo veloce eccoci sci ai piedi a scrutare dall'alto
il Campigione alla ricerca dell'attacco del valloncello che vogliamo
percorrere.
Fabio,
con stile da maestro, si mostra nella discesa del Campiglione. |
Non resistiamo a lungo all'attrazione della discesa, e ci gettiamo urlando
verso valle. Imbocchiamo senza difficoltà un largo valloncello
e, con gli occhi pieni del verde dei prati e del bosco sottostante,
superando di slancio un paio di strettoie tra roccette, arriviamo verso
la base del Campiglione. Ci voltiamo per vedere il bellissimo valloncello,
ripido e costante, che ci ha fatto veramente divertire. Tolti gli sci
tagliamo a mezza costa il pendio tra i bucaneve in direzione del Colle
delle Monache. Dal colle scendiamo nuovamente nella parte finale del
Crivellaro e riprendiamo il sentiero che dopo una stressante salitella
ci riporta alla macchina.
Ecco
come appare la discesa vista dal Colle delle Monache. |
DATI
METEO PRESI DURANTE L'ESCURSIONE
Monte
Corvo vetta occidentale:
quota 2534; temperatura 7,0°C;
vento massimo 12,5 Km/h;
posizione GPS 42°28'57,0''N 13°28'56,7''E |
NOTE:
Cielo coperto, ancora tanta neve. |
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