FONTE CANALE - MONTE VELINO - MONTE CAFORNIA - FONTE CANALE (via del canalone).
DIFFICOLTA': EEA/F
DISLIVELLO: 1290m circa
TEMPO DI PERCORRENZA: ore 4 (fino alla vetta del Velino)
GIRO AD ANELLO
Giro Faticoso ma molto remunerativo dal punto di vista paesaggistico che si svolge interamente sull’imponente Velino, terza montagna dell’Appennino per altezza. Più precisamente si percorre la stretta forra che si trova tra il Velino e la sua montagna gemella: il Cafornia, tra pareti di calcare liscissimo molto suggestive. Si esce poi dal vallone e si percorre la cresta SW del Velino, divertente e aerea fino alla vetta, da cui si gode un panorama mozzafiato. Si affrontano tre passaggi di 2° grado di cui uno un po’ esposto che comunque non presentano particolari difficoltà. Si consiglia comunque di portare una corda, cordino, moschettoni e gli imbrachi per che volesse essere assicurato.
Si arriva in macchina alla Fonte Canale, nei pressi di un valico a quota 1200 situato tra Forme e Massa d’Albe (tramite una strada bianca accettabile che inizia dal paesino di Forme). Dal valico partono numerosi sentieri che puntano verso la vetta del Velino che si scorge molto in alto leggermente sulla sinistra. È comunque già facile individuare il profondo intaglio tra Velino (a sinistra) e Cafornia (a destra) che si dovrà percorrere. Si prende un sentiero che piega verso sinistra in leggera salita. Si attraversa una zona dove è stato effettuato un rimboschimento fino alla sommità del Colle Pelato, 1359m, dove il sentiero devia verso destra dirigendosi verso l’imbocco del Canalone. Si sale ora più ripidi, ed in breve alla nostra destra e alla nostra sinistra cominciano ad alzarsi suggestive pareti di roccia: siamo all’inizio del Canalone. Il sentiero prosegue un po’ e poi devia a sinistra inerpicandosi per un ghiaione: a questo punto lasciamo il sentiero per proseguire nel fondo del Canalone. Questo è abbastanza largo, ma salendo tra arbusti e pietraie (tratto abbastanza faticoso) le pareti di roccia laterali vanno alzandosi e il calcare si fa sempre più liscio. Si giunge infine, a quota 1700m circa, al primo salto di roccia. Lo si supera sulla destra, prima salendo alcune facili roccette, poi affrontando un balzo sulla sinistra con difficoltà 2° un po’ esposto. Sopra il salto la forra va restringendosi e si arriva presto tramite dei pratoni al secondo passaggio: è una placca rocciosa con numerosi comodi appigli che bisogna superare in diagonale da destra verso sinistra. Il punto di attacco è indicato da un piccolo segno blu. Si sale ancora per prati e pietraie fino ad un punto in cui il Canalone si allarga, circondato da guglie calcaree di rara bellezza. Il fondo del Canalone finisce sulla sinistra contro un balzo di roccia molto alto in cui l’acqua ha scavato una sorta di imbuto di calcare molto liscio che in primavera deve essere occupato da una splendida cascata. Ovviamente non si passa di qui, ma si prosegue in una valletta sulla destra rispetto al canalone principale lungo una pietraia. Si arriva così al terzo e ultimo passaggio. Si risalgono infatti lungamente facili roccette fino ad uscire verso sinistra su una cengia erbosa. Si segue la cengia, leggermente esposta, sulla sinistra, fino a superare un canalino detritico. A questo punto siamo fuori dal Canalone a circa 2000m, e si possono distinguere, già molto più vicine, le vette del Velino e del Cafornia sulla sinistra e sulla destra rispettivamente. Si risale ora un pendio erboso che in breve conduce alle petraie del pianoro che si trova tra le due vette. Si percorre brevemente il pianoro per poi deviare sulla sinistra e risalire ancora pietraie e poi facili roccette fino sulla cresta, la SW del Velino. Un ultimo faticoso tratto di roccette lungo la cresta assai panoramica porta in vetta, a quota 2487m. Splendida la vista sul fucino e le montagne del gruppo del Viglio, sulle montagne della zona di Pezza e Campo Felice e sul Gran Sasso, per non parlare del Sirente. In vetta trovano posto una Madonnina e la croce con il libro di vetta.
Dopo essersi riposati e rifocillati si scende dalla Madonnina verso Nord per un sentiero. Si arriva presto alla cresta che si affaccia sulla parte terminale del Vallone di Teve. A questo punto si gira a destra e su facile sentiero si percorre tutta la cresta, con begli affacci sulle montagne di Pezza fino alla prominenza del Cafornia, 2405m. Da questo punto, senza salire al Pizzo Cafornia ci si butta nel grande circo che dal Cafornia conduce ai grandi pascoli sottostanti che portano il medesimo nome. Si sfrutta un bel ghiaione che ci fa perdere velocemente quota. Si scende ancora un po’ su pietraie e poi si piega a sinistra fino a risalire il crinale della larga cresta erbosa che scende direttamente dalla vetta del Pizzo Cafornia. Ci si butta quindi dritti per dritti in discesa in direzione della Fonte Canale, proprio sotto di noi, su prati e pietraie (percorso faticoso). Dopo una discesa che pare interminabile si è di nuovo al valico.
 
Speciali Montagna