E’ il secondo giorno di bel tempo in terra d’Abruzzo, saliamo da Pescasseroli e all’inizio degli altipiani di Bisegna alla curva di quota 1358mt parcheggiamo la macchina. Il sole è già alto e la temperatura gradevole, sulla superficie della neve risplendono grandi cristalli di brina di superficie lunghi anche 2-3cm testimoni delle basse temperature durante la notte stellata. Percorriamo la strada bianca ricoperta di neve con i cristalli che risplendono al sole, il monte Palombo e il Pietra Gentile sono oggi ben visibili mentre si riscaldano al sole.

Il percorso si insinua nella valle ora ricoperta da fitti boschi coperti di neve e con leggera salita arriviamo alla radura che ospita il vecchio stazzo oramai distrutto di Capanna Blasutti 1530mt. Saliamo inizialmente dritti sulla destra orografica del vallone Filarello ma poco dopo le presunte tracce di sentiero spariscono nel bosco che diventa troppo fitto e intricato per proseguire. Torniamo in dietro e al bivio prendiamo a sinistra il sentiero Z1(destra per chi sale); questo sale leggermente nel bosco protetto dal sole con i rami degli alberi carichi di neve. Raggi di sole filtrano tra le fronde degli alberi in un paesaggio che ci verrebbe da dire “ La Taiga Abruzzese”.

Poco dopo si apre la bellissima radura del Coppo della Polinella, una radura bordata dal bosco alla quota di 1604mt che conserva un manto nevoso soffice e polveroso. Il sole radente del pomeriggio e gli alberi in ombra rendono questo posto bello e affascinante ricordandoci per qualche strana ragione una cattedrale di ghiaccio.

Ci fermiamo poco, il sole è andato via e la temperatura è bassa così dopo aver ascoltato i silenzi della Polinella ridiscendiamo per la divertente e dolce discesa. Più in basso ritroviamo il resto del gruppo fermatosi prima per mangiare e ridiscendiamo tutti insieme verso le macchine, gli sci scivolano lenti verso le macchine in questa valle ancora tutta da scoprire.

Accesso stradale: Autostrada A25 Roma – Pescara, uscita Pescina; SS N° 83 Bisegna– Pescasseroli, posteggiare al km 28.

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© Il Monte Geologo 2006