Il giorno 28 dicembre è stato caratterizzato da un netto peggioramento del tempo, con l’insorgenza di fortissimi e freddi venti occidentali ed alcune deboli nevicate. Il 29 la situazione meteo è ancora fortemente compromessa, ma c’è meno vento e nevica forte. Viste le circostanze decidiamo di fare un breve giro con gli sci da fondo risalendo le falde di Monte Rotondo fino al limitare della faggeta. Partiamo dalla parte alta della pineta di S. Leucio, suggestiva isola di verde scuro nell’altipiano invernale, costituita da belle conifere.

Dal fontanile (1310m) antistante la fine della pineta parte una sterrata, che si segue brevemente per poi entrare nei campi in direzione NW. Mentre procediamo notiamo subito il contrasto tra la neve vecchia indurita dal freddo e quella nuova soffice e leggermente frenante, che il vento ha ammucchiato in alcune zone, lasciando altre all’asciutto. Comunque è in corso una copiosa nevicata, e complessivamente il clima è davvero invernale. Superato (togliendo gli sci) un piccolo torrente, si risale dalla parte opposta aggirando un largo crinale, superato il quale occorre piegare ed WSW, individuando (se non c’è troppa neve) una sorta di traccia profondamente incisa nel suolo che sale in diagonale. Si segue lungamente la traccia, con begli scorci sull’altipiano.

Nevica forte, una lepre scappa tra gli arbusti affondando nella neve. Man mano che saliamo lo spessore bianco aumenta esponenzialmente, coprendo completamente ginepri, prugnoli e rose canine. Superiamo macchie di faggi e pioppi che iniziano ad imbiancarsi dei fiocchi che cadono copiosi, giungendo senza la minima fatica ad un punto in cui la traccia sembra un po’ perdersi in un bel boschetto di pioppi dalle cortecce verdognole. Mantenendo la direzione si superano gli alberi un po’ intricati, uscendo in un falsopiano punteggiato di arbusti. La nevicata prosegue imperterrita mentre superiamo sempre in direzione WSW le costruzioni in cemento di un acquedotto e risaliamo senza via obbligata il pendio che aumenta un poco di pendenza, puntando alla scura faggeta che si intravede davanti a noi.

La precipitazione è così intensa che a tratti non si vede nulla, avvallamenti e dossi si confondono col bianco che pervade tutto, così che se non ci fosse la vegetazione a fare da contrasto non si capirebbe nulla. Comunque, affondando sempre di più nella neve fresca, giungiamo al limitare della grande faggeta del versante WNW di Monte Rotondo, che si impenna immediatamente verso le alte quote della montagna, 1440m circa. La discesa avviene per lo stesso itinerario di salita, facendo un poco di attenzione al boschetto di pioppi che richiede un po’ di prudenza, per il resto non ci sono problemi. Scendendo abbiamo notato come le nostre tracce di salita fossero state già quasi completamente ricoperte!

Considerazioni di giornata: itinerario breve e semplice, con buona vista sull’altipiano, ideale in situazioni di tempo brutto o incerto e molto divertente in caso di abbondante neve fresca.

Accesso stradale: Autostrada A24 Roma – l’Aquila e A25 Torano – Pescara fino a Celano. Proseguire per Ovindoli – Rocca di Mezzo. Arrivati nel centro di Rocca di Mezzo occorre attraversarlo lungo la via principale. Svoltare a sx poco prima di raggiungere il palazzo delle Poste. Seguire la strada fino ad una fontana posta di fronte ad una grande pineta artificiale (Pineta di S. Leucio).

DATI METEO, ore 12:15

-Località: falde di Monte Rotondo, 1444m
-Altezza neve: 75cm
-Temperatura aria: -3,9°C
-Temperature nella neve a:
10cm: -3,6°C
40cm: -1,2°C
75cm (vicino al suolo): -0,1°C

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