Speciali Montagna
03/07/2004 Valico del Morretano e Rifugio Sebastiani
Partecipanti: GIULIO, PAOLO, DANIELE, LEONARDO.
Dislivello: 350 + 100m
Tempo di Percorrenza: 1,15 + 0,45h

 

 

 


E così,tra un esame e l’altro,ci ritroviamo in questo Sabato di inizio Luglio in località Prato Capito,nei pressi del Valico di Lucoli (Aq),sulla strada che conduce agli impianti di Campo Felice,a quota 1610 metri.Lasciamo l’auto,zaini in spalla e via lungo una breve discesa,alla fine della quale ci ritroviamo già immersi in boschi verdeggianti e freschi,dove una leggerissima brezza ci sfiora e ci accompagna nella dolce e costante salita.Pieghiamo a sinistra seguendo una strada bianca ed imbocchiamo la Valle di Morretano,che si snoda per alcuni km fino all’omonimo valico.Tra una chiacchierata ed inaspettate lezioni di trekking la salita procede tranquilla,non possiamo fare a meno di ammirare la pace dei boschi ed il verde vivace,nonostante un ormai discreto periodo siccitoso,delle continue piccole radure che incontriamo lungo la via.


Verso la testata della Val di Morretano verdo pascoli prendono il posto della faggeta.


Verso quota 1800 metri il bosco si dirada e scompare poco più in alto,lasciando spazio a grandi pascoli fioriti d’alta quota su cui si affacciano rocciosi versanti,dove rare chiazze di neve cercano di resistere alla calda ed ormai matura estate Mediterranea;la voglia di tornare qui con tenda al seguito ed improvvisare una 2 giorni di pace e natura è tanta...Saliamo di un altro centinaio di metri con una breve pettata e ci ritroviamo velocemente al Valico del Morretano,a quota 1983 metri,con alla nostra sinistra il Monte Puzzillo che ci domina.Lo spettacolo volgendosi indietro è notevole,il gruppo del Terminillo si fa subito notare,passando per Monte Elefante e Monte di Cambio;in avanti invece compaiono le estremità occidentali di Monte Rotondo,mentre volgendo lo sguardo in basso si nota la parte terminale della Valle Leona che muore nella nascente Valle del Puzzillo.Dopo un breve aperitivo ed un sorso d’acqua ci rimettiamo in marcia effettuando un semplice traverso per non perdere troppa quota;sfasciumi calcarei e bauxitici si alternano ai soliti prati fioriti,mentre dando uno sguardo in alto,alla nostra destra il Passo della Torricella e del Puzzillo nascondono tra le loro testate piccoli nevaietti ormai allo stremo.


Eccoci in posa perfetta per un autoscatto al cospetto della parete del Costone.


Il nostro obiettivo è il piede del paretone verticale che chiude la Valle del Puzzillo e la separa dall’adiacente Val di Teve;una serie di doline e di conche più grandi potrebbero ospitare ancora la nostra amatissima “Dama Bianca”,ma la sorpresa non è delle migliori.Evidentemente il caldo degli ultimi 15 giorni si è fatto sentire anche in quota,siamo ormai poco sopra i 2000 metri,lasciando veramente aride le nostre gole vogliose di neve.Decidiamo allora di rimediare allo sconforto riempiendoci lo stomaco,e dopo una breve ricerca troviamo un praticello in piano adatto ad una sosta mangereccia;


Daniele fa le prove generali per l'inverno prossimo venturo sul nevaietto che ci ha fatto compagnia durante il pranzo.


destino vuole che proprio accanto a noi una piccola dolina sia rimasta piena di neve,che ci fa dunque compagnia durante il pranzo.Tra una fetta di mortadella ed una crema di funghi si fanno i soliti rilevamenti meteo,ci si impratichisce un po’ col GPS,poi si decide di tentare un caffè al vicino Rifugio Sebastiani.Dopo circa 20 minuti di cammino siamo ai 2102 metri del Colletto di Pezza,con il Colle dell’Orso sopra di noi ed i verdi Piani di Pezza più in basso,dove si intravede l’altipiano delle Rocche.A nota c’è da dire che la parte inferiore del bosco sembra come bruciata,gli alberi presentano infatti uno strano color cenere di cui non ci è chiaro il motivo.


I Piani di Pezza visti dall'omonimo colletto. Da notare la fascia di faggi marroni alla base del bosco, forse dovuta ad una gelata tardiva.


Al Sebastiani ci attende un bel caffè ristoratore,zuccherato da un contagioso sorriso pieno di purezza e fascino di una ragazza in turno di gestione al rifugio per il periodo estivo.Il sole ci riscalda,l’aria è mossa da un vento teso e fresco che risale i pendii da valle,non vorremmo mai andarcene ma le lancette corrono e la strada per il ritorno è lunga,così di nuovo in marcia lasciamo il Sebastiani in direzione Morretano.


Eccoci giunti alla meta: il Rifugio Sebastiani, punto di appoggio panoramico e accogliente.


Continui saliscendi fanno passare il tempo,si parla e si scherza, il sole,seppur calante,si fa sentire,cuocendo la pelle dei nostri volti che si tende al sorridere,ma non importa,c’è tanta voglia di essere allegri ed un ricordo…il traverso fatto all’andata ci riconduce al Valico del Morretano,una lunga discesa ci aspetta,e la luce più calda del pomeriggio fa sembrare diversi gli stessi prati e boschi del mattino.Si affronta ogni argomento nel camminare,dalla guerra al petrolio,dalle fonti di energia rinnovabili agli sporchi interessi che si nascondono dietro la smania dei potenti.Il sentiero sembra interminabile,ma distratti chi dal discutere chi dai più svariati pensieri ci ritroviamo ai piedi di una breve salita,la stessa che al mattino ci avrebbe accompagnato dai nostri amati monti,e che ora invece,ci guida malinconici verso casa.


DA RICORDARE:

La crema “invisibile” di Leo
L
a lezione sul corretto uso delle racchette da trekking
L o spettacolo della montagna
…ed il suo sorriso.

 

Un saluto,Daniele

 

DATI METEO PRESI DURANTE L'ESCURSIONE

Ultimo circo sotto la parete del Costone: quota 2016; temperatura 18,0°C; vento massimo 20,7 Km/h;
posizione GPS 42°11'04,8''N 13°23'06,7''E
NOTE: vento massimo 27,0 Km/h registato nella zona del Sebastiani.