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3/4/2005 Monte Viglio.
Partecipanti: PAOLO, GIULIO, FABIO, SEBASTIEN, ANDREA.
Dislivello: 1100m circa
Difficoltà: OSA
Tempo di salita: 3h

Dopo le calde giornate pasquali le temperature ritornano nella norma, le notti sono di nuovo fredde in montagna e al nostro passaggio nella piana di Avezzano il termometro segna -4C°. Sbuchiamo in Val Roveto e ci dirigiamo al piccolo paese di Meta a 1050 mt, abbiamo deciso di salire sul Monte Viglio. La sterrata dopo il paese è quasi da subito ricoperta di neve e lasciata la macchina calziamo gli sci per salire verso il rifugio Cerasoli, tagliamo i tornanti e saliamo con facili svolte nel bosco su di una bella neve primaverile indurita dal freddo notturno. Con buon ritmo passiamo il rifugio e arriviamo alla croce Cerasoli, il panorama si apre sulle vicine montagne con una bella vista sul Vallone del Rio ancora pieno di neve e Pizzo Deta.


In e videnza il percorso di salita e di discesa nel Vallone delle Portelle, visto dal Vallone del Rio il 22gennaio 05.

La salita continua sul facile crinale panoramico che punta dritto verso la cima, lo risaliamo e con una successione di svolte su di una neve ancora un pò dura guadagniamo quota; la Majella si affaccia prepotente all’orizzonte mostrandosi in una veste ancora invernale. Il tempo è bello e leggere velature nel cielo coprono il sole rendendo la giornata fresca e mantenendo la neve in un ottimo stato. Superiamo la piccola conca appena sotto la cima del Viglio e in breve siamo alla croce di vetta dove possiamo fermarci e gustarci appieno il panorama in questa bellissima giornata primaverile. Bellissimo il colpo d’occhio sulle cime del Velino e Cafornia, dietro il gruppo del Gran Sasso, una vista a 360° dal Terminillo alle montagne del Parco Nazione e alla Majella.


In arrivo alla croce Cerasoli posta a circa 1650mt di quota .

Abbiamo deciso di scendere nel sottostante Vallone delle Portelle lungo l’itinerario di discesa n° 147 descritto nella guida di Luca Mazzoleni. Calziamo così i ramponi e scendiamo in direzione N-NE sul crinale che porta al Gendarme; l’entrate dalla selletta prima del Gendarme (fra la cima e il Gendarme) a nostra insaputa si presenta in ottime condizioni, piccola crestina di neve in entrata e nessuna roccia a bloccare il passaggio. Decidiamo quindi di entrare da qui nel Vallone delle Portelle anzi che aggirare il gendarme ed entrare subito dopo. L’entrata è abbastanza ripida, valutabile in circa 35-40°; scendiamo a turno la prima parte e Sebastien ha l’onore di scendere per primo (la neve è stupenda). Sciare sembra un gioco da ragazzi dopo i primi metri che richiedono un po’ di attenzione e la curva, saltata la pendenza, diminuisce subito.

Salendo il crinale SE del monte Viglio, bella vista sul Vallone del Rio e Pizzo Deta.

La neve non potrebbe essere delle migliori e scendiamo in questo suggestivo vallone; c’è chi dice che il firn è meglio della neve fresca, oggi forse è vero e una bellissima successione di curve ci porta nella parte bassa del vallone, curve in mezzo ai faggi piegati dalle valanghe nel fondo del vallone in una neve ancora ben assestata fino a quota 1250mt. Un comodo sentiero sulla sinistra ci riporta sulla sterrata vicino al paese di Meta e quindi alla macchina.


Sebastien e Andrea scendono dalla vetta del Viglio verso la selletta prima del gendarme.

Considerazioni:

Variante di entrata nel Vallone delle Portelle: dalla evidente sella posta fra il gendarme e la cima del Viglio, entrata a 35-40° circa. Attenzione alla cresta in entrata, di solito è presente una salto di roccia circa 15metri sotto la cresta, quest’anno in condizioni particolari il pendio era tutto raccordato. Da percorrere in condizioni di neve stabile!!


La selletta di entrata nel Vallone delle Portelle vista dal gendarme, preparativi prima della discesa.

 

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