Speciali Montagna
Scialpinistica al Monte Redentore, 18/03/2004


Emozionante e vertiginosa scialpinistica al Monte Redentore, seconda elevazione dei Monti Sibillini con i suoi 2448m, non lontano dal Vettore. I tratti salienti dell'escursione sono una cresta affilata dalla vista spettacolare e una discesa molto ripida (valutazione OSA) e costante di 1100m di dislivello verso i bellissimi Piani di Castelluccio. Dopo una settimana, la seconda di marzo, fredda e nevosa, ne è seguita una caratterizzata da tempo bello e molto caldo, il primo degno della imminente stagione primaverile. Neve quindi in condizioni sicure, data anche l'esposizione W del versante di discesa.


Fabio avanza lungo la parte iniziale della cresta, dopo il Rif. Zilioli..


Partiamo da Roma con un nebbione da Pianura Padana, che fortunatamente finisce con le prime colline dell'Appennino. Facciamo tutta la Salaria, passando per Rieti, Antrodoco, e uscendo ad Arquata del Tronto, nelle Marche. Poi, già al cospetto dell'imponente mole del Vettore, siamo saliti alla Forca di Presta, che immette nei meravigliosi Piani di Castelluccio, ancora pieni di neve e con la tipica inversione termica. Dopo una ricognizione del versante di discesa, che ci ha permesso di confermarne la fattibilità, anche se la neve era stata fortemente intaccata dal caldo degli ultimi giorni, abbiamo cominciato a salire 1380m ca in una valletta ancora in ombra.


Castelluccio con parte degli omonimi piani.


E per fortuna che c'era l'ombra, perchè altrimenti la temperatura veramente elevata, l'assenza di ventilazione e il sole forte ci avrebbero stroncato. Invece, su neve ancora dura, siamo saliti spediti prima dritti, poi a zig zag fino ad arrivare ad una sella sui 2000m già in splendida posizione panoramica. Si poteva infatti ammirare tutta la zona dei Piani di Castelluccio, delle montagne dietro e del Terminillo verso ovest, i Monti della Laga in primo piano con il Gran Sasso dietro verso sud e il Vettore, già vicino, verso est. Dalla sella, con una lunga diagonale siamo arrivati al Rif. Zilioli, a oltre 2200m, situato in una blanda depressione sulla cresta che dal Vettore va verso il Redentore. Dal rifugio abbiamo iniziato lo splendido itinerario di cresta, che sotto un bel venticello fresco, con vedute sempre più spettacolari e vertiginose, ci ha condotto alla meta. Abbiamo percorso un primo tratto senza sci, data la poca neve e le roccette che bisogna superare. Poi abbiamo guadagnato una cimetta, siamo scesi un po', e abbimo rimesso gli sci per il tratto più bello, affilato, pianeggiante della cresta.


La cresta del Redentore nella sua completezza. Sullo sfondo i Monti della Laga e, perfettamente visibili, il Corno Grande e il Monte Camicia.


Dal lato est il versante scende quasi verticale verso la conca che ospita il Lago di Pilato, chiuso a destra dal Vettore e a sinistra dalla parete di bel calcare del Redentore. Il lago non era visibile perchè coperto da metri di neve. Dal lato ovest il pendio invece scende ripido verso il Piano di Castelluccio, con il paese ben in vista su un colle. La vista sulle montagne spazia dal Gran Sasso - Laga fino alla zona del Sirente - Velino e dei Monti Reatini. Alla fine siamo arrivati sul Redentore, visibilmente soddisfatti e per nulla affaticati. Si è imposta una lunga sosta, data anche l'ora molto "presta", il caldo e l'assenza di vento. E allora, dopo il carosello di foto, un bel panino e un pisolino al sole respirando l'aria frizzante dei 2448m di quota. La vista dalla vetta guadagna ancora in ampiezza, e inoltre si vedono tutte le restanti vette dei Sibillini (veramente tante). Dopo una buona oretta abbiamo predisposto tutto per la discesa e ci siamo lanciati giù per il pendio ripido proprio sotto la vetta, con il Piano di Castelluccio negli occhi.


Il Redentore, il suo versante ovest, e la discesa da urlo che abbiamo fatto.


Neve fantastica, bagnata ma abbastanza dura, dall'ottima tenuta, e pendio da urlo. Prima c'è un tratto tranquillo, poi la pendenza aumenta al passaggio in un piccolo imbuto tra delle roccette, poi il tutto si apre e si può spaziare in ogni dove. In men che non si dica siamo ai piani, felici, contenti e affannati dal caldo. Dopo aver ripreso la macchina (scarpinata lungo la strada per arrivarci, neche una macchina per fare autostop) eccoci di nuvo in viaggio verso Roma, a tessere gli elogi dei Sibillini.

DATI METEO PRESI DURANTE L'ESCURSIONE

Monte Redentore: quota 2458m; temperatura 5,6°C; vento massimo 11,4Km/h;
posizione GPS 42°49'31,7''N 13°15'18,5''E