Speciali Montagna
Feste 2003/2004 in Abruzzo


Feste in Abruzzo quest'anno, per la precisione a Rocca di Mezzo, glorioso paese dell'altipiano delle rocche sito a 1329m. Il periodo è stato quello dal 27 dicembre al 6 gennaio, e vi assicuro che ne ho viste di tutti i colori, meteorologicamente parlando. Il primo giorno, il 27, parto presto da Roma con le macchine brinate e una splendida giornata. Arrivo su in con una situazione fantastica: tanta neve farinosa e freddo. L'irruzione fredda dei giorni natalizi ha portato i suoi effetti.
Rocca di Mezzo si presentava in questa veste invernale fantastica al mio arrivo il 27 dicembre.
La sera del 27 la temperatura scende fino a -6°C, ma poi il cielo si copre e arriva aria più mite. Il 28 mattina infatti il cielo è nuvoloso e ci sono solo 0°C. L'intenzione è di fare una scialpinistica verso la Costa Ceresole, sopra i Piani di Pezza. Arrivati al Rifugio del Lupo all'inizio di Pezza fa qualche fiocco, ma c'è un forte vento da W e la temperatura sale. Con Fabio andiamo verso il Piano del Ceraso e poi risaliamo la valletta boscosa che punta verso la Cosat Ceresole. La neve c'è, uno strato vecchio e duro con sopra quello più morbido dell'irruzione fredda natalizia. Comunque il tempo peggiora, e verso i 1750m ci fermiamo per l'arrivo della nebbia e perchè io perdo una pelle di foca. Nel punto in cui ci fermiamo rileviamo con la sonda da neve una media di 40cm, con punte di 1m a vento, e 0°C. Dopodichè scendiamo nel bosco facendo lo slalom tra gli alberi in bella neve fresca e ritorniamo in breve al piano e di qui al Rifugio. Giunti a Rocca di Mezzo ci aspetta la brutta sorpresa che temevo: pioggerellina con 2,5°C.
Fabio avanza nel bosco di faggi coperto di neve in uno scenario canadese!
Quelli che seguono sono due giorni di passione: pioggerellina o pioggia continua, temperatura sempre oscillante tra 3°C e 1°C, nubi basse a coprire le montagne. Insomma una situazione più autunnale che invernale. Giungono notizie che le piste da sci sono piene di sassi, ma almeno dai 1650m in su nevica. Le previsioni comunque parlano di una discesa della temperatura per il 31, mah, speriamo. Il 29 proviamo anche ad andare a Pezza per una sciatina con gli sci da fondo, convinti di trovare un po' di nevischio in atto, visto che a Rocca piove con 2°C, ma niente: vento, nubi basse e pioggia, neve papposa in scioglimento. Poi finalmente il 30 sera qualcosa cambia. La pioggia aumenta di intensità, ma la temperatura scende, e alla fine si riesce a vedere qualche fiocco bianco misto a pioggia. Poi smette e migliora parzialmente, con la temperatura che scende un altro po'. La sorpresa c'è la mattina del 31: un paio di dita di neve fresca hanno imbiancato tutto, strade, alberi e neve vecchia. Finalmente! Non è un gran chè ma va bene come inizio. La temperatura poi è scesa a -1°C. La giornata passa con sprazzi di sole e nuvole senza precipitazioni, la nevetta fresca al sole si scioglie, ma all'ombra rimane facilmente, e quella vecchia si indurisce. Verso sera il tempo peggiora di nuovo, la temperatura è sugli 0°C, ma non precipita. La sorpresa ci aspetta la mattina del primo dell'anno.
Il balcone di casa ci offre una bella e inattesa nevicata la mattina del primo gennaio. Fiocconi e 15cm di neve fresca al suolo.
Finalmente una nevicata degna di nota! 15cm di neve fresca, fiocconi e temperatura che oscilla tra 0°C e -1°C. Potrebbe continuare, ma smette in mattinata. Noi sfruttiamo l'occasione e ci dirigiamo ancora verso Pezza per goderci con gli sci da fondo la bella nevetta appena caduta. Dopo tutta la pioggia finalmente il paesaggio ha una veste invernale seria!! Il problema è che la neve è umida, e in questi casi accade un fenomeno molto fastidioso noto a chi fa fondo: la neve si attacca sotto gli sci, formando uno zoccolo ostinato che impedisce qualsiasi movimento se non a costo di grossi sforzi. Detto ciò, e considerando il fatto che a Pezza il tempo è tutt'altro che bello (nubi basse, nevischio e vento freddo), la nostra passeggiata con gli sci subisce un drastico ridimensionamento, e poco dopo siamo di nuovo in paese. Il Pomeriggio passa tranquillo, il tempo migliora, e l'indomani si annuncia una giornata positiva. In mattinata dovrebbe essere buono il tempo, permettendoci finalmente di fare una bella escursione con gli sci da fondo verso la Fonte Vetica.
Un mare di nebbia copre come un piumino la valle dell'Aterno. Il Sirente invece svetta alto sullo sfondo.
La mattina. come da copione, il tempo è discreto: leggermente velato, ma con un pallido sole che filtra. E poi verso il Gran Sasso appare anche migliore. Allora, presi sci e attrezzatura varie, si parte con destinazione Castel del Monte. Lo spettacolo che ci si para davanti quando oltrepassiamo Terranera e ci affacciamo sulla Valle dell'Aterno è spettacolare: un mare di nebbia bianca copre il fondovalle da una altezza di circa 1100m, creando l'effetto di una specie di gigantesca lingua glaciale che percorre la valle. Sotto la coltre è praticamente notte, con una atmosfera padana, ma, una volta risaliti sul versante opposto, lo spettacolo si ripresenta. Arriviamo a Castel del Monte e lo troviamo oberato di neve a vento, e, con grande disappunto, troviamo chiusa per neve la strada che va verso la Vetica proprio in corrispondenza delle ultime case del paese!. Chissà cosa dovrà aver accumulato il vento sulla piana di Campo Imperatore!!! Ripieghiamo allora sulle zone ondulate tra il paese e Monte Bolza. Viene fuori una bellissima escursione tra dossi, salitelle, discesette, neve farinosa e ventata, il tutto col Monte Bolza più candido che mai a vegliare sulla compagnia.
Ecco una delle numerose discese che abbiamo affrontato tra le collinette dietro castel del Monte. Neve che luccica e pallido sole, SPLENDIDO!
In serata, tornati a Rocca di Mezzo, il tempo peggiora, e fa anche qualche fiocchetto. La mattina dopo gli accumuli sono modesti, e il tempo è già in miglioramento. La giornata passa tranquilla, con nuvolosità in attenuazione e freddo in aumento. La sera rasserena quasi totalmente, e la mattina del 4 gennaio è spettacolare. Mi faccio una bella sciata agli impianti di Ovindoli, tra file chilometriche, sole splendido, neve fresca, alberi coperti...e ancora sassi sulle piste nelle parti più basse. Dall'alto la situazione è spettacolare, con una visibilità eccezionale su tutte le montagne, e un freddo intenso. Che sciata! La mattina del 5 mi alzo di buonora con obiettivo il Gran Sasso. C'è l'intenzione di fare una scialpinistica dirigendoci verso il sassone o monte aquila, si vede poi giunti sul posto. Appena alzato vado al termometro di casa (ore 07:00) e trovo -14,6°C. PERO'! L'alba è spettacolare, e arrivati alla base della funivia il Pizzo Cefalone è tutto arancione. Arrivati su poi lo spettacolo è davvero invernale: cielo terso, grande visibilità, sole e neve farinosa perfetta.
L'osservatorio astronomico di Campo Imperatore risplende guardato alle spalle da Monte Aquila e dal Corno Grande.
Vista la situazione, e visto che c'è tanta neve fino alla base della funivia i propositi di fatica vengono messi da parte e si vota a maggioranza per una giornata a svacco sui fuoripista della Scindarella e dei Valloni. Tanto per cominciare saliamo alla scindarella con la nuovissima seggiovia a 4 posti e ci lanciamo verso Vallefredda. Spettacolo! Nevone che tiene benissimo nella prima parte della discesa, per poi diventare un po' crostosa nella parte più ripida. Sole fantastico e freddo, grandi viste su tutte le montagne abruzzesi. Accade però che uno della compagnia si fa male ad un ginocchio prima dell'arrivo a Vallefredda, e così parte una lunga operazione di soccorso da parte di carabinieri e polizia che ci porta prima a scendere a valle (si arriva con gli sci ai piedi alla funivia), poi a risalire e infine a ridiscendere cin le forze dell'ordine fino al luogo dell'infortunio. Il poveretto viene prima calato con il toboga, poi arriva l'elicottero del soccorso alpino.
L'elicottero del soccorso alpino arriva da Vallefredda alzando una nuvola di neve farinosa.
Fatto ciò non ci siamo potuti esimere dal fare un paio di valloni, veramente fantastici. Neve dura come fosse passato il gatto delle nevi, tenuta perfetta, sci ai piedi fino alla funivia. Il giorno dopo è l'epifania, la fine delle feste. Rocca di Mezzo si congeda con un -15,4°C di tutto rispetto. C'è ancora il tempo per una sciatina con gli sci da fondo sotto uno splendido sole sulle pendici occidentali del Sirente sopra Rovere e poi l'autostrada che riporta alla vita di tutti i giorni.